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i figli condividono: scoprire i legami con la famiglia d’origine

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i figli condividono: scoprire i legami con la famiglia d'origine
Chi non conosce il paese da cui proviene, non troverà mai il paese che cerca.
Proverbio cinese

In ogni famiglia esiste una forte affinità interiore, indipendentemente da come essa possa apparire dall’esterno e indipendentemente dal fatto che i propri membri lo sentano o lo sappiano. I figli condividono i limiti e le energie della loro famiglia. La famiglia è anche un sistema in cui esistono determinate norme e regole.

In questo capitolo descriveremo quali sono le regole più importanti che governano la famiglia d’origine. Se da un lato tali regole possono essere causa di attriti, dall’altro se riconosciute e rispettate, possono essere fonte di forza e di pace interiore. Nelle rappresentazioni familiari è spesso possibile trovare delle soluzioni per porre fine a conflitti o attriti.

IL RAPPORTO CON LA FAMIGLIA

Ognuno di noi ha un profondo legame con la famiglia, con i genitori e i fratelli e a volte anche con gli antenati di molte generazioni addietro. Questa non è una cosa facile da riconoscere, perché talvolta in superficie è presente un’altra immagine. Per esempio, può esservi qualcuno che, pur essendosi allontanato dai propri genitori, continua a sentirsi legato a loro e a condividerne sentimenti, comportamenti ed esperienze. I legami, le somiglianze e le affinità con la propria famiglia vanno ben al di là di quanto si creda normalmente.
Quando sette anni fa Carmen iniziò a lavorare, si sentì felice che il suo posto di lavoro distasse cinquecento chilometri da casa sua. Carmen infatti non aveva un buon rapporto con la sua famiglia, specialmente con la madre. Di tanto in tanto telefona a casa più per senso del dovere che altro, ma quelle conversazioni la irritavano profondamente. Niente era cambiato dai tempi della sua infanzia!

Una volta Carmen aveva cercato di parlare con la madre, per dirle che cosa le era mancato da bambina. La madre non aveva voluto ascoltarla e si era solo offesa. Quando Carmen andava a casa per trascorrervi le feste di Natale, già ilprimo giorno di festa scoppiava una lite, e lei ripartiva piena di collera. Solo alla sorella telefonava di tanto in tanto volentieri.

Ad una prima osservazione, Carmen sembrerebbe non confermare l’affermazione secondo cui i figli hanno in genere un forte legame con la famiglia. Non se ne è forse separata presto e non è ora libera e indipendente? Carmen ha la sensazione di aver messo una grande distanza tra sé e il guscio protettivo rappresentato dalla famiglia. Per di più si è ripromessa risolutamente di non diventare mai come sua madre.

[…] Il lavoro con le rappresentazioni familiari mostra che esiste un vincolo particolare, una specie di legame biologico, con tutti i membri della famiglia di origine.

In genere crediamo che solo i parenti più stretti, quelli che abbiamo conosciuto personalmente, che ci sono piaciuti o che abbiamo forse rifiutato, siano importanti e abbiano lasciato la loro impronta su di noi. Questo è vero fino ad un certo punto. Al di là di questo, esistono legami invisibili e non percepibili con tutti i membri della nostra famiglia, anche con quelli che non conosciamo e ci cui non abbiamo mai sentito parlare.

[…] Il lavoro con le rappresentazioni mostra che la famiglia è un sistema o campo energetico relazionale, governato da precise regole. Salvo rare eccezioni, queste norme si perpetuano nel tempo. Nel corso di più generazioni possiamo paragonare la famiglia ad un sistema dinamico. Ad una disarmonia avvenuta in un certo momento segue una reazione tesa a ristabilire l’equilibrio. I figli rappresentano i componenti del gioco destinati al ripristino dell’equilibrio. Essi fanno proprie le energie presenti nel sistema, in modo che la famiglia, come sistema globale, possa trovare un nuovo ordine.

Ed è per questo che tutto quello che i membri della famiglia reprimono non svanisce nell’aria, ma ritorna come uno spettro nel sistema. Così accade con i sentimenti non espressi, o con i comportamenti della famiglia esclusi ingiustamente, o con i sensi di colpa nascosti. I nuovi arrivati cioè i figli, percepiscono quel tipo di energia, la accolgono e la vivono. A questo punto rimangono come irreiti, ed assumono i comportamenti, i sentimenti ed anche il destino dei parenti.

[…] Queste energie rappresentano un marchio, a livello inconscio, per la propria evoluzione, il proprio comportamento e per i propri sentimenti. Per definire la parte inconscia che ci unisce ai nostri progenitori, Hellinger usa la parola “anima”. L’anima fa in modo che i valori, i comportamenti e i destini dei predecessori continuino ad agire in un’altra persona, a vibrare con lei, spingendola a realizzare quel dato destino.

Il lavoro con le rappresentazioni familiari ci aiuta a diventare consapevoli dell’influenza che la famiglia ha su di noi ed anche dei nostri legami con essa, in modo da poter fornire alla nosra “anima” gli strumenti necessari pe liberarci e per guarirci.

[…] Viene svolta una rappresentazione per Carmen] Nella rappresentazione di Carmen è evidente che agisce una dinamica spesso presente nel rapporto tra genitori e figli. La madre di Carmen non ha un rapporto affettuoso con la figlia, proprio come sua madre non l’aveva avuto con lei (e possiamo immaginare le stesse difficoltà anche nelle generazioni precedenti).

[…] Nelle rappresentazioni vediamo che le tensioni si sciolgono sopratutto quando vengono affrontate le somiglianze e i legami esistenti: “ti comporti con me come io mi sono comportata con mia madre.” E’ sorprendente come nelle rappresentazioni queste semplici frasi abbiano un effetto intenso e diretto. Le somiglianze che vengono scoperte sciolgono la tensione e favoriscono la riconciliazione. E’ quanto accade a certe giovani madri che grazie al loro primo figlio diventano improvvisamente più concilianti nei confronti della propria madre, proprio perché iniziano ad accorgersi di quanto le somigliano.

Anche la realtà espressa dall’altra persona ha un effetto riunificante: “In tua figlia amo anche te.” La nonna che ama la nipote è legata anche a sua figlia, la donna che l’ha messa al mondo. E la nipote che ama la nonna non può non amare la propria madre, trait d’union fra lei e la nonna. Ecco allora che Carmen può riscoprire una parte dell’amore che prova per sua madre e che non aveva mai sentito prima d’allora.

Carmen, dunque, è sempre rimasta legata alla sua famiglia, anche quando ha cercato di allontanarsene. In questo è simile a sua madre.

Tratto da “Senza radici non si vola” di Bertold Ulsamer (Quanto riportato è solo una parte del capitolo).
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