La Mente si manifesta sotto tre diversi aspetti:
1) Mente scettica;
2) Mente dogmatica;
3) Mente interiore.
Le prime due menti sono espressione degli Ego e pertanto si definiscono menti egoiche attive. La terza è invece espressione dell’Essenza e si definisce mente interiore passiva.
La Mente scettica accetta solo ciò che può essere confermato dai cinque sensi e perciò viene chiamata anche Mente sensoriale. E’ la mente della scienza ufficiale, accademica, e crede solo nelle sperimentazioni riproducibili in laboratorio o negli studi condotti con determinati “metodi” razionali. Di tutto il resto dubita. Questa Mente, a cui si conferisce normalmente l’unico credito, è invece ingannevole, perché i cinque sensi non danno l’immagine esatta della realtà. La vista e l’udito sono, ad esempio, molto limitati: certi animali vedono e sentono cose che noi non vediamo e non sentiamo. La cosiddetta “scienza” è stata pertanto costretta, in passato, a formulare le sue teorie sulla base di sperimentazioni imperfette; teorie che, ancor oggi, continua sempre a modificare in seguito a nuovi, fallaci, strumenti di percezione prodotti dalla tecnologia. Pertanto, la “scienza” non possiede la verità per il semplice fatto che la verità non può essere provvisoria. Del resto, essa stessa ammette che “la realtà è inconoscibile” , perché i dati di cui può disporre sono parziali ed impermanenti.
Vedi in: Francisco Varela: “LA VIA DI MEZZO DELLA CONOSCENZA” Feltrinelli
La Mente dogmatica accetta soltanto ciò che corrisponde a certi suoi contenuti precostituiti e ritenuti veri, ma che veri non sono: sono invece, per l’appunto, dogmi […]. E’ quindi una mente basata sul pregiudizio. Una tale mente non potrà mai essere aperta al nuovo e rappresenta uno dei più grandi ostacoli al lavoro interno.
La Mente interiore è collegata unicamente con l’Essenza. E’ perciò mente di Verità e di Sapere. Si deve alla presenza di questa Mente se il ricercatore sente l’inquietudine che lo conduce alla porta della Conoscenza e riesce ad aprirla. L’unico problema è che l’Essenza, nell’uomo comune e corrente, è solo un 3% del totale e, per di più, completamente addormentata.
Le due menti egoiche attive (scettica e dogmatica) sono infedeli e meccaniche perché, essendo al servizio dell’Ego, non consentono la formazione di concetti reali. In esse vengono elaborati pensieri soggettivi, illusori, condizionati. Non sono dunque menti creative, ma ripetitive. Si limitano cioè a ripetere, e spesso in modo parziale ed imperfetto, ciò che hanno appreso in precedenza e lavorano attraverso l’imitazione e la credulità. […]
Gli Ego che condizionano e compongono le prime due menti, si stratificano in numerosi livelli (48 o 49, secondo certe tradizioni). Tali livelli costituiscono l’ inconscio. Si può pertanto paragonare la Mente ad un lago profondo, che in superficie è rappresentato dagli Ego del preconscio ed in profondità da quelli dell’inconscio profondo (l’Es, secondo Freud). Il 3% di Essenza, cioè il livello del conscio e della Mente interiore, in tale lago non è rappresentato, se non occasionalmente.
Quando l’uomo crede di essere cosciente, in realtà si serve degli Ego del preconscio: confondendo il conscio con l’inconscio, egli crede di essere sveglio, ma invece dorme e sogna.
Detto in altri termini, colui che non è in grado di entrare in relazione stabile con la propria percentuale di Essenza libera trascorre l’esistenza unicamente tra i vari livelli dell’inconscio senza mai poter sperimentare l’Io cosciente. […]
Solo attraverso l’eliminazione dell’Ego e la progressiva riduzione delle due Menti attive, il lago incomincia a riempirsi di Mente interiore, di pura Coscienza, costruita attorno ad una quota sempre maggiore di Essenza libera. E’ la situazione che porta alla costituzione dell’anima formata.
Fonte gnosi.it