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Esercizio 01: prendere contatto coi propri genitori, riconoscere le somiglianze

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Esercizio 01 di costellazioni familiari
Istruzioni per lo svolgimento

E’ possibile svolgere questi esercizi senza il sostegno di un facilitatore.
Chiudete gli occhi, e eseguite le visualizzazioni proposte, fate spazio dentro di voi per consentire alle immagini di diventare sempre più chiare e vivide. Ripetete le frasi suggerite e fidatevi delle risposte e delle sensazioni che emergono.
Potrete scoprire che cosa vi dà forza e che cosa invece vi sottrae energia. Talvolta un aumento della tensione può essere un passaggio intermedio necessario, ma generalmente la soluzione procede nella direzione del maggior rilassamento.
Chi nella propria rappresentazione si confronta con un’altra persona, ha la possibilità di conoscere meglio sia se stesso, che il proprio interlocutore.
Le frasi degli esercizi sono pensate principalmente per suscitare un effetto e vanno giudicate esclusivamente in base ad esso. Se avvertite che una frase non è adatta a voi, provate con il suo contrario.

Quando si pronunciano delle parole, anche solo mentalmente, è necessario essere presenti e consapevoli. Queste frasi agiscono esclusivamente se, nel momento in cui le pronunciate, le avvertite come vere e appropriate dentro di voi. Dovete sentirvi pronti a svolgere l’esercizio e percepire un eventuale collegamento. Altrimenti è meglio che lasciate perdere in quanto non servirebbe ad un granché.

Tutti gli esercizi e le istruzioni (di cui la spiegazione a volte è sintetizzata) sono tratti da “Fare pace con il passato – un’introduzione alle costellazioni familiari” di Bertold Ulsamer, il libro ne contiene 70.

Silvia Festa

Spiegazione
[…] Tutti i figli amano profondamente i genitori. Non ho ancora incontrato alcuna eccezione in tal senso, nemmeno quando questo amore è stato relegato in un angolo a causa delle ferite. Per poter tornare a provare questo sentimento d’amore verso i genitori, non sono loro che devono cambiare. Se un figlio subordina il proprio affetto a un cambiamento nel rapporto con i genitori, è sulla strada sbagliata. In realtà è sufficiente che porti nuova luce a questo amore dentro di sé. Per una figlia la propria madre riveste un’importanza particolare, così come per un figlio il proprio padre. Il primo legame fondamentale è quello con il genitore dello steso sesso. […]
Esercizio 1: prendere contatto con la madre o il padre

– Visualizzate vostra madre o vostro padre davanti a voi. Prendete il tempo che vi serve per osservarla/lo attentamente. Lasciate che l’immagine diventi sempre più nitida.
– Se non riuscite a vederla o a vederlo distintamente, non importa, è sufficiente che intravvediate la sua immagine. Che distanza c’è tra voi? Potrebbe esserci una distanza migliore tra voi due nello spazio? Più vicino? O un po’ più lontano?
– Osservate vostra madre o vostro padre e cercate di avvertire che cosa provate nei suoi confronti… In che misura il vostro rapporto è libero, teso, doloroso o gioioso?
– Prererireste forse cambiare l’angolatura da cui vi guardate? In modo da potervi vedere meglio? Oppure va bene così?

– Se cambiate qualcosa nella disposizione nello spazio, cercate di avvertire quali effetti questi spostamenti producono su di voi. Prendetevi il tempo per fare delle prove, per sperimentare.
– Che cosa provate in questo preciso istante nei confronti di vostra madre o vostro padre?
– In generale come è il rapporto tra di voi in questo periodo della vostra vita? Che relazione avete instaurato da adulto con vostra madre o con vostro padre? Che cosa vi fa bene di questo rapporto? Quali difficoltà o tensioni vi procura?
– C’è una frase con cui potreste cogliere l’essenza del vostro rapporto attuale? Quale è questa frase? Ditela a vostra madre o a vostro padre. Guardatela/lo negli occhi e pronunciate questa frase con calma.

– C’è qualcosa, di cui avete nostalgia o che desiderate intensamente? Cercate di esprimerlo in una frase. Quale è questa frase?
– Guardate di nuovo negli occhi vostra madre o vostro padre ed esprimete a parole ciò che desiderate o di cui avete nostalgia…
– Come vi sentite ora?
– E quale è la reazione di vostra madre o di vostro padre? Talvolta sappiamo già a priori con sufficiente precisione quale sarà la reazione istintiva dell’altro, altre volte tuttavia la reazione può essere imprevista. Fate spazio alla possibilità di lasciarvi sorprendere da vostra madre o da vostro padre. Dopo aver svolto questo esercizio in qualità di figlia con vostra madre e in qualità di figlio con vostro padre, aspettate un po’ di tempo, almeno un giorno, quindi ripetetelo con l’altro genitore.

Bertold Ulsamer – Fare pace con il passato

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