I giorni che vanno dal 26 dicembre al 6 gennaio sono da sempre considerati di particolare importanza, da molto tempo prima della nascita di Gesù. Anzi, pare che secondo alcune ricerche tale nascita non sia da collocare il 25 dicembre, ma sotto il segno del Leone o della Vergine; l’evento sarebbe stato fatto slittare a quella data per renderlo più solenne e per sottolineare l’importanza del periodo, peraltro già ritenuto sacro da antiche popolazioni quali gli Assiri, i Greci ed i Romani, che lo celebravano con grandi feste.
La scienza dello spirito chiama questi giorni “I Dodici Giorni Santi” perché asserisce che in questo periodo è concentrato l’influsso delle qualità psicospirituali legate allo zodiaco che diventeranno operative poi nel corso dell’anno, qualità che l’essere umano, così come il figlio di Dio, deve accogliere ed attivare in sé prima di poter essere presentato al tempio il 6 gennaio, il giorno dell’Epifania, la manifestazione. […] La liturgia angelica tratta dalla tradizione cabalistica parla di 12 Esseri di Luce, attivi un giorno ciascuno e portatori ciascuno di una qualità differente che dobbiamo accogliere e innescare in noi per poter entrare da protagonisti perfettamente equipaggiati nel tempio della vita che ci attende. E’ questo itinerario psicospirituale che desidero compire insieme a voi, proponendovi dodici brevi meditazioni da effettuare all’inizio della giornata – salvo un’eccezione – così da prepararvi nel modo migliore ad accogliere altrettante qualità.
Per creare il contatto potete mettervi nel vostro luogo di meditazione abituale, possibilmente rivolti verso Est, ponendo davanti a voi l’immagine di un Angelo. Oppure potete rivolgervi all’Angelo del presepe, o ancora potete guardare per alcuni istanti una statuina raffigurante un Angelo. […] Quindi vi rilassate con il metodo che preferite – visualizzando i colori dell’iride, osservando il respiro, immaginandovi in un luogo di grande pace o quant’altro preferite – così da entrare in contatto profondo con il vostro Sé. Quando vi sentite pronti pronunciate il nome dell’Angelo del giorno e fate la meditazione relativa. […]
Ricordate di ringraziare l’Angelo al termine di ogni meditazione.

26 Dicembre
L’Arcangelo Yeialel – La mente educa le emozioni
Dopo aver invocato Yeialel, chiudete gli occhi, portate l’attenzione al chakra del cuore e vedetelo vibrare e pulsare vivo.
Soffermatevi per qualche istante fino a che il chakra assume un colore, quello che vi emerge spontaneamente. Su questo sfondo colorato visualizzate la parola “PACE”, a brillanti lettere cubitali; inviatela al chakra che sta tra le sopracciglia e vedetela risplendere sul suo sfondo. Da qui inviatela nuovamente al cuore, dove si fa ancora più brillante; e poi dal cuore ancora al terzo occhio, continuando a visualizzarla sempre più nitida e luminosa.
Proseguite in questo modo per alcuni istanti, creando un ponte di luce tra il vostro cuore e la vostra mente.
Quando ritenete che sia sufficiente – 5/10 minuti possono bastare, ma è meglio che ognuno si regoli sui propri ritmi – uscite dolcemente dallo stato meditativo, riprendendo contatto col vostro corpo e col luogo in cui vi trovate ed aprite gli occhi.
Durante la giornata, visualizzate la parola o richiamatela alla mente a guisa di mantra più volte.
Autrice Dede Riva