Natale con gli angeli – i 12 giorni santi – 28 dicembre

Compiuto il vostro rituale preparatorio, invocate Mitzrael e fermatevi qualche istante a riflettere. Che esperienza avete della gioia? Avete imparato a sentirla quando vi comprate un oggetto che desiderate da tempo o quando ricevete una promozione; avete imparato a sentirla quando, leggendo un libro, vi ritrovate verità che, presenti in voi da sempre, non riuscivate però a esprimere. Avete appreso a viverla e a scambiarla quando incontrate un amico o state con la persona amata o giocate con vostro figlio; a percepirla intensamente quando, di fronte ad un bel paesaggio, vi fondete con la natura o quando, durante una meditazione, la vostra coscienza si espande tanto da non avere più imiti e farvi vivere un’esperienza di unità. Ma chissà quali e quanti tipi di gioia ancora da esplorare e da inventare! La gioia di sentirsi bene nella propria pelle, sicuramente già conosciuta, altrettanto sicuramente suscettibile di incremento; la gioia di vivere su un pianeta amato e rispettato; quella di amare una persona non per come pensate che sia, ma per quello che essa è.

La gioia del rispetto del pensiero altrui, anche se diverso dal vostro; quella di avvertire un bisogno o un desiderio di chi vi è vicino, prima ancora che vi venga comunicato. La gioia di sorprendere con un sorriso chi da voi si aspetta un atteggiamento ostile; quella di assumervi consapevolmente una responsabilità.
E ancora, la gioia di eseguire un compito alla perfezione e quella di non pretendere la stessa perfezione dagli altri. La giia di lasciare dietro di voi una vecchia abitudine ingombrante; quella di acquisire una qualità nuova. La giia di superare serenamente una difficoltà; quella di ringraziare per l’opportunità di crescere che la difficoltà vi ha offerto. La gioia di diventare consapevoli del vostro karma e del vostro dharma, la vostra missione di vita; quella di costruirvi un’esistenza in armonia con l”evoluzione vostra, delle persone con cu interagite e del Pianeta.
La gioia di…
A voi continuare l’elenco nell’arco della giornata e che sia un elenco interminabile!

Dopo il consueto rilassamento, pronunciate il nome “Umabel”, chiudete gli occhi e immaginate di raccogliere un fiore di tarassaco, uno di quei fiori formati da un pappo di semi piumati che con un soffio si staccano e volano leggeri. Guardate quello che avete raccolto; al centro vibra luminosa una parola: “AMICIZIA”. Lasciate che il suo significato permei ogni cellula dei vostri corpi e poi soffiate, soffiate in modo che ogni piumino si stacchi dal nucleo e cominci ad innalzarsi nel cielo, portato dal vento. Seguiteli tutti con lo sguardo fino a che li vedete posarsi in luoghi anche lontanissimi della Terra.

Ognuno di essi reca un messaggio che dice amicizia, armonia, affinità, fratellanza, solidarietà, sintonia, unione. Ogni seme trova il terreno giusto e attecchisce e radica saldamente perché possa spuntare il fiore dell’amicizia, dell’armonia, dell’affinità, della fratellanza, della solidarietà, della sintonia, dell’unione. Vedete che la Terra intera diventa un grande prato fiorito dove tutti, persone e popoli, vivono in grande armonia. Quando lo ritenete opportuno, riprendete il vostro stato di coscienza oggettivo aprendo gli occhi. Durante la giornata rivivete il senso di amicizia e fratellanza provato durante la meditazione e diffondetelo tutt’intorno a voi.

Autrice Dede Riva